Ecco le 20 regole del cittadino Partenopeo:
- Non tradisco mai un’attesa
- Non deludo chi mi dà fiducia
- Penso alla mia città come fosse il mio salotto e ne ho cura come ho cura per casa mia
- Mi impegno a fare la raccolta differenziata e ne parlo con i miei conoscenti
- Rispetto ogni tipo di fila ed attendo pazientemente il mio turno
- Non passo con il rosso né da pedone né da automobilista
- Non parcheggio in seconda fila né sui marciapiedi
- Non parcheggio sulle strisce pedonali o al posto dei disabili e dove più in generale vige il divieto
- Nei mezzi pubblici faccio accomodare chi è più anziano di me e lascio uscire prima di entrare
- Non alzo la voce per strada
- Metto il casco o inserisco la cintura e mi preoccupo allo stesso modo dei passeggeri
- Non lascio sporcizia dopo aver portato a spasso il cane
- Non butto nulla per terra, né in mare
- Attraverso sulle strisce pedonali e non dove capita
- Aiuto gli altri cittadini in difficoltà e non giro le spalle davanti a episodi di inciviltà o di criminalità
- Non giustifico nessuna forma di violenza
- Reagisco ad ogni tipo di illegalità che passa sotto i miei occhi, segnalando ai cittadini e alle forze dell’ordine quello che vedo
- Voto sempre chi merita fiducia e non chi ricopre solo i miei interessi personali
- Parlo bene di Napoli agli altri, promuovendo la sua bellezza, la sua storia, la sua cultura
- Sorrido a chi mi sta intorno perché voglio che la mia città sorrida
All’atto dell’iscrizione all’Anagrafe di Partenope viene richiesto di accettare queste regole per identificare (e contare!) i napoletani con senso civico. Come faremo a controllarli? Contiamo sulla coscienza di chi prende un impegno gratuito con sé stesso. D’altra parte, quis custodiet ipsos custodes? («Chi sorveglierà i sorveglianti stessi?»).