La sala dell’Agorà Morelli gremita, in occasione dell’edizione 2014 del Premio Città di Partenope, rappresenta senz’altro la migliore immagine della Napoli che non ci sta: a sentirsi mortificare, a vedersi etichettata nel mondo del lavoro come dell’imprenditoria.
E’ questo, in sintesi, quanto emerso dal vivace talk – show live condotto dal giornalista Luca Telese e dall’ideatore della comunità di Città di Partenope Claudio Agrelli in occasione del Premio Città di Partenope, dedicato ai più virtuosi che quest’anno sono stati: il sindaco di Milano Giuliano Pisapia quale primo cittadino della città più smart, quello di Sorrento Giuseppe Cuomo per essere alla guida della città ritenuta più ospitale da Trivago, l’inviato di Striscia la Notizia Luca Abete per i servizi sul mancato uso del casco ed altri comportamenti che danneggiano l’immagine della città.
Una carrellata di buone prassi insomma in cui non potevano mancare industriali di caratura internazionale come Paolo Scudieri dell’Adler Group, sportivi come Patrizio Oliva, scienziati come Antonio Giordano. Ancora una volta, infatti, al dibattito pubblico sul tema “Dal senso cinico al senso civico, qual è il senso della responsabilità?” hanno preso parte in tantissimi: non solo politici ma anche big dell’imprenditoria come Massimo Vernetti, Ad della Quick Service. Al suo fianco, non potevano mancare Giuseppe ed Alessandro Maiello di Idea Bellezza, Chiara Di Gennaro della Pontin & Co. e l’Ad di Gesac Armando Brunini, tornato a Napoli dopo quindici anni da emigrante “con la certezza che risorgere dipende solo dalla nostra voglia di far funzionare le cose a cominciare dalla pulizia delle strade, che dopo poche ore dal passaggio degli operatori sono già invase da cartacce”. Ancora, applauditissimi gli interventi del sindaco di Verona Flavio Tosi e dello scrittore Maurizio De Giovanni, che in chiusura ha commentato: “Quando ai Quartieri Spagnoli mancano farmacie ed uffici pubblici si può dire solo che lo Stato ci ha abbandonato”.
Riflessioni, spunti e proposte insomma per una Napoli che vuole disfarsi della zavorra di chi predica la fede del “fanno tutti così”, e valorizzare invece le storie dei protagonisti del libro fotografico “Partenope – Another way to see Naples” che ogni anno raggiunge le sedi all’estero delle Camere di Commercio ed i punti vendita in tutta Italia della Feltrinelli.