Napoli secondo Dolce&Gabbana.
(tratto dal sito ufficiale)
Napoli è… scoprire.
Nella Via dei Tribunali il proprietario di un Caffè ci invita a bere un espresso. Siamo qui a Napoli perché pensiamo che queste persone siano le migliori del mondo. Davvero forti e con un cuore gigante. I napoletani sono le persone più avanti in Italia – sono molto creative. E ci piacciono le strade. Sono ancora come negli Anni ’50. È un posto che non ha dimenticato le sue radici ed è una cosa che apprezziamo molto. Amiamo le grandi città, la tecnologia e il futuro ma per comprendere la vita vera degli Italiani hai bisogno di vedere le loro radici.
Non abbiamo mai trascorso molto tempo a Napoli fino al momento in cui non abbiamo iniziato a preparare la collezione di Alta Moda di luglio. E’ stata l’occasione per scoprire la meraviglia di questa città. Abbiamo passato molto tempo per le strade. E ci siamo innamorati subito di questo luogo. Amiamo i contrasti tra la moda e la vita, tra il moderno e il classico, e la gente perché sono tutti molto sinceri ed espressivi – veri attori di cinema.
Napoli è… realtà.
Guardiamo alla realtà: Napoli è una città che può avere un gran cuore – come fu interpretato da Sophia Loren in Ieri, oggi e domani nel cinema Neorealista di De Sica – ma può essere anche molto dura. Tuttavia, durante una due giorni di scatti non-stop, la gente di Napoli non fa altro che aprirci il proprio cuore. Sono tutti felici di far parte della cornice, deliziati dai selfies, ed incantati di essere li con noi e con le modelle. Sapete cosa ci ha detto quella donna? “Grazie per essere venuti a Napoli!”. Abbiamo ricevuto un benvenuto meraviglioso.
Napoli è… entusiasmante.
Via Benedetto Croce – chiamata tradizionalmente Spaccanapoli – è tappezzata di gradini; vi abitano famiglie artigiane che vendono porta fortuna ed icone. Mentre le modelle camminano tra i vicoli, guidate dall’attento obiettivo di Franco, vengono prese d’assalto da scolari emozionati e gente del luogo: le parole “Dolce’ Gabbana” – i napoletani sono soliti troncare le finali – fanno eco tra gli alti muri del quartiere. Si trattengono il più a lungo possibile, la loro attenzione è catturata come non mai; le Vespe sfrecciano, suonano i clacson, i cani di strada abbaiano, e noi, in un glorioso frastuono, diamo indicazioni ai modelli e alle modelle. L’unica persona che non sembra toccata da nulla è Franco – da professionista qual è, continua a scattare.
Napoli è… musica.
La musicalità che vi è sul set della campagna è quasi come quella che si percepisce camminando per le strade di Napoli. Il primo giorno, i modelli sono sedotti da una cantante di strada che porta con sé uno stereo. Il secondo giorno, le modelle sono lusingate dalle serenate di due chitarristi e di un suonatore di fisarmonica: sembrano danzare su una pista da ballo da strada sotto il sole.
Napoli è… passione.
Nel tardo pomeriggio del primo giorno la luce sta ormai calando e Franco è soddisfatto: sa di avere scatti buoni. Ma eccone un ultimo, mentre ci dirigiamo ancora una volta verso il monastero che funge da quartier generale per il team dell’ufficio stile, trucco e parrucco: sulla strada una famiglia si è affacciata alla finestra di un tipico appartamento napoletano a piano terra. Un modello australiano, un bel surfista con indosso un paio di pantaloni slim e una camicia aperta, si appoggia al davanzale della finestra e inizia a chiacchierare con la figlia: le suggeriamo di parlare con lui, in modo naturale, senza preoccuparsi; intanto Franco scatta. La ragazza dice sorridendo: “Non sono affatto preoccupata”. Più tardi l’australiano, leggermente traumatizzato, ci racconta che la ragazza l’ha baciato – due volte! Benvenuto a Napoli!
Napoli è… generosità.
La gente di Spaccanapoli si precipita fuori dalle porte della propria casa e si dirige verso di noi. I proprietari di un bar ci invitano a scattare dentro il proprio locale. Un barbiere offre il suo negozio come luogo dove fare gli ultimi ritocchi di make up. L’alimentare ci fornisce mobili. I ragazzi che consegnano la pizza per Gino si fermano e ce la fanno assaggiare. Il conducente di un furgone è felice di ospitare nella sua cabina due modelle mentre le altre si sistemano elegantemente sul cofano. Un’anziana suora ritarda volentieri le sue commissioni per parlare con i nostri giovani modelli. Riceviamo in regalo due berretti da baseball che sono stati ricamati in modo speciale con i nostri nomi. E Pasquale, con il suo pappagallino colorato al seguito, sta praticamente regalando i suoi biglietti della lotteria.
Napoli è… buon cibo
Non conviene essere a dieta mentre si è a Napoli. A metà della Via Benedetto Croce tre ragazzi sfrecciano sui loro motorini tenendo in mano delle deliziose pizze fritte divinamente – una cosa sublime. Finiamo per mangiare anche le margherite di Gino. Il primo giorno gustano della piovra, della burrata, e la pasta di Luciana a pranzo, a seguire fritto misto, e ancora pasta e bistecche la sera cenando ad un tavolo con vista sulla baia di Napoli. E non parliamo del gelato…il cibo qui è molto di più che mera sostanza, è ragione di vita.
Napoli è… bellezza
Guardate queste pietre. Ognuna di esse è irregolare, ma giacciono tutte perfettamente adattandosi l’una all’altra. Questo riflette sia la società che l’architettura di Napoli: c’è un’armonia bella e profonda che sembra il prodotto di ciò che a prima vista chiameremmo caos. Nonostante questa gloriosa pazzia – e anche grazie ad essa – Franco è riuscito a scattare tantissimo materiale fotografico. Siamo onorati di poter ambientare la campagna per le strade vive di quest’affascinante città.
Napoli è… famiglia.
Il credo di Dolce&Gabbana è la famiglia. E dopo due magnifici giorni di scatti per i vicoli di Spaccanapoli abbiamo conosciuto i membri di un centinaio di famiglie: le persone di questo meraviglioso quartiere, che ci hanno accolti a braccia aperte regalandoci dei bellissimi ricordi. Grazie Napoli! Torneremo…